Per poter capire come dati e programmi vengono conservati nella memoria centrale è necessario esaminarla più a fondo.
Possiamo immaginare che la memoria centrale sia costituita da gruppi di celle la cui posizione è definibile mediante un insieme di simboli, per esempio un numero. Immaginiamo che ogni cella possa trovarsi in due stati diversi: acceso - spento come in un circuito semplice
Convenzionalmente indichiamo uno stato con il numero 1 e l’altro con il numero 0. Gli stati in cui la cella può trovarsi sono solo due (1 o 0) e perciò, le cifre che li rappresentano sono dette cifre binarie (Binary digit) o più sinteticamente, Bit. Le celle si possono pensare raggruppate in righe orizzontali di otto celle ciascuna, vedi sopra. Ogni gruppo di otto celle può assumere diverse configurazioni di 1 e di 0, per esempio 1 1 0 0 1 1 1 0 oppure 1 1 1 1 0 0 0 1 ecc. ecc..
Le configurazioni possibili sono28=256. Ad ognuna delle256configurazioni è stato fatto corrispondere un carattere (un numero, una lettera maiuscola o minuscola, un segno di interpunzione, ecc.).
Si può stabilire una corrispondenza biunivoca tra l’insieme dei caratteri e l’insieme delle configurazioni di bit rappresentanti in binario i primi 256 numeri naturali da (0 a 255); si può cioè creare un codice che può essere stabilito in modo arbitrario. È però intervenuto un accordo tra tutti i costruttori che ha permesso di determinare dei codici standard adottati da tutti: uno di questi è il Codice ASCII (AmericanStandardComputerInformationInterchange).